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Comboni, Daniele.

Missionario italiano. Compiuti gli studi superiori a Verona, presso l'istituto fondato da padre Nicola Mazza, scoprì la sua vocazione al sacerdozio e, terminati gli studi di Teologia e Filosofia, si dedicò alle missioni in Africa, attratto dalle testimonianze dei primi missionari mazziani reduci dal continente nero. Ordinato sacerdote nel 1854, compì la sua prima spedizione missionaria in Africa nel 1857. Nel 1864 creò il progetto "Salvare l'Africa con l'Africa", nato dalla sua convinzione che gli Africani avrebbero potuto diventare essi stessi protagonisti della loro salvezza. Fedele al suo motto "O Nigrizia o morte", nonostante le grandi difficoltà incontrate, fondò nel 1867 l'Istituto per le Missioni della Nigrizia, ora Missionari Comboniani. Voce profetica, C. non si stancò mai di predicare a tutta la Chiesa che era giunta l'ora della salvezza dei popoli dell'Africa (presenziò anche al Concilio Vaticano I per chiedere ai vescovi che ogni Chiesa locale fosse coinvolta nella conversione dell'Africa). Con coraggio non comune, nel 1872 fondò un Istituto di suore consacrate alla missione: le Pie Madri della Nigrizia, ora Suore Missionarie Comboniane. Battutosi anche per l'abolizione della schiavitù, nel 1877 fu consacrato vicario apostolico dell'Africa centrale. Personaggio carismatico, dopo la sua morte vennero creati l'Istituto Secolare Missionarie Comboniane (1969) e i Laici Missionari Comboniani (1990). Nel 1995 fu riconosciuto il miracolo operato per sua intercessione a favore della ragazza afro-brasiliana Maria José de Oliveira Paixão e il 17 marzo 1996 venne beatificato da Giovanni Paolo II in San Pietro. Dopo che nel 2002 fu riconosciuto il secondo miracolo operato per sua intercessione a favore della mamma musulmana sudanese Lubna Abdel Aziz, il 5 ottobre 2003 fu canonizzato (santificato), ancora da papa Wojtyla, in San Pietro (Limone sul Garda, Brescia 1831 - Khartoum, Sudan 1881).